Il Turismo Spirituale

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Turismo spirituale come progetto scientifico
Alla ricerca dei paradisi di pace e spiritualità.

Ritrovare se stessi su antichi percorsi della nostra regione o in luoghi unici. Una necessità comune a molti di noi in questi tempi…. per fuggire da tutto e da tutti, alla ricerca di una pace interiore e tante volte di  una forza per affrontare il quotidiano. Se a questo si aggiunge che molti di questi luoghi, spesso completamente immersi nella natura,  sono ricchi di arte, cultura, storia ed allo stesso tempo di spiritualità si comprende facilmente come la loro numerosità e ricchezza  possa costituire una grande occasione di sviluppo locale e regionale.

Luoghi legati al volto santo di Gesù (Manopello), al miracolo eucaristico (Lanciano), a  Celestino V,  papa abruzzese,  con  la basilica di Collemaggio, le abbazie e gli eremi sulmonesi e della Majella, alla preghiera ed al raccoglimento di  Giovanni Paolo II nella chiesa di San Pietro della Jenca, a San Gabriele ed al suo santuario, ma tanto altro ancora (sorgente miracolosa di monte San Franco, la scala Santa a Campli), che meritano una visita indipendentemente dalla propria fede e religiosità. Luoghi diffusi su tutto il territorio regionale, spesso molto vicino a noi.

Diverse e molteplici sono le ragioni dell’abbandono o della scarsa conoscenza di alcuni di questi luoghi: insufficiente strategia di itinerari e percorsi  locali, mancanza di una informazione su scala locale e nazionale che utilizzi anche mezzi attuali come la rete web, scarsezza di reti turistiche locali e di  informazioni esaurienti.

Infine, un interesse focalizzato soprattutto sull’aspetto artistico architettonico delle opere d’ arte e meno sulla spiritualità dei personaggi religiosi o dei luoghi, ma soprattutto una scarsa di domanda costante e consistente.

Come uscire quindi da questo isolamento e farne una ricchezza territoriale di turismo religioso o meglio ancora spirituale? Probabilmente con un progetto impostato in modo scientifico partendo da punti chiave quali:

  • la definizione di  luoghi di culto in grado di definire l’offerta turistica religiosa attraverso itinerari singoli che tra loro si ricollegano attraverso un cammino ed un percorso generale;
  • percorsi diversi per le diverse esigenze e ricerche di spiritualità attrverso sempl
  • la ricerca ed il rafforzamento degli aspetti evangelici, ed un loro riequilibrio con quelli artistici, attraverso il più ampio coinvolgimento e partecipazione delle autorità religiose; 
  • la sperimentazione sul campo dei percorsi predisposti;
  • la verifica della soddisfazione delle aspettative dell’utenza al fine di verificare la necessità di modifiche e integrazioni dei percorsi predisposti;
  • la formazione di soggetti in grado di  accompagnare i gruppi nelle visite.

Innanzi tutto coinvolgendo tutti i principali protagonisti ed operatori, religiosi, pubblici e privati, intorno ad un tavolo  per un primo momento di incontro che faccia il punto della situazione attuale, delle iniziative finanziate e delle ricadute affinché si  possano  gettare le basi per un progetto regionale di ampio respiro.

Diverse appaiono le criticità: la mancanza di

Il problema del turismo religioso o spirituale  che metta in rete l’ offerta  ed i servizi e faccia an.

progetto regionale di ampio respiro che metta in rete l’ offerta  ed i servizi e faccia an

ed . Iniziative presenti sono spesso superficali

Il turismo religioso, questo sconosciuto, è proprio il caso di dirlo, poichè quando si pensa a questa tipologia di offerta turistica, si finisce quasi sempre a parlare dei pellegrinaggi.

Purtroppo, la criticità per cui non si riesce ad attuare uno sviluppo concreto del turismo religioso, non è solo nell’interpretazione del significato, ma anche nella superficialità con cui talvolta sono predisposti i singoli percorsi delle Chiese storiche.

Un errore molto frequente è quello di sbilanciare l’attenzione sull’aspetto artistico delle opere di arte sacra, lo stile, il periodo storico, ecc, considerando poco l’essenza spirituale dei messaggi evangelici che il clero di ieri, ma anche il popolo, ha voluto lasciare ai posteri.
e cima o al cammino  della papa ma anche della  La nostra regione è ricca di luoghi unici e al tempo stesso simbolici capaci

molto vicino a noi

Turismo spirituale
Ci sono alcuni luoghi nel mondo unici, in grado di lasciare una traccia indelebile nell’animo di chi li visita. Sono santuari, abbazie, conventi, chiese e monumenti troverete tutte le indicazioni per scoprire gli itinerari dello spirito.
Principali destinazioni per il Turismo Religioso

“santuario a cielo aperto”. E’ una destinazione unica nel mondo che condensa al suo interno testimonianze e simboli di inestimabile valore: Roma ed il Vaticano, dove risiede il Papa, custodiscono le maggiori testimonianze mondiali della cristianità. A Roma si tengono le più importanti manifestazioni religiose del mondo, come la Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Il patrimonio religioso ed artistico è ineguagliabile: i Musei Vaticani, la Cappe

Un viaggio di un giorno per cercare relique prezione  oppure visitare siti o più impgnativi di cammino per raggiungere un luogo spesso camminando nella nutura della montagna-.

Suggerimento

2 giorni in ABRUZZO  a l’aquila, MANOPELLO,
, LANCIANO, SAN GABRIELE

STRATEGIA

La mancata attivazione della pastorale del turismo da parte del clero, non ha certo contribuito all’organizzazione ed allo sviluppo di questo settore, ed anche laddove si è proceduto ad avviare una qualche azione, è dovuta principalmente alla forte domanda presente, non certo ad una precisa strategia.

Considerato che in molte località italiane le Chiese storiche rappresentano l’unica “attrazione turistica” presente, si comprende come questo settore sia ancora tutto da sviluppare.

Non di rado si trovano sui siti istituzionali del Comune e su quelli di servizi turistici, le descrizione delle Chiese, talvolta perfino con qualche foto, ma nulla più di questo, e questa modalità, oltre che essere abbastanza “arcaica” non certo contribuisce alla valorizzazione dei luoghi di culto, come una risorsa turistica del territorio.

Inoltre, il mancato raccordo con gli Uffici preposti della Curia, e con i responsabili delle Chiese, ad iniziare dalla definizione dei percorsi turistici religiosi, comporta spiacevoli inconvenienti, quale ad esempio l’impossibilità di poter accedere a luoghi importanti, talvolta perfino sconosciuti, che non sono sempre accessibili al pubblico, piuttosto che descrivere la Chiesa solo dall’esterno.

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