S.A.L.E. (Sviluppo, Ambiente, Lavoro ed Etica) : il caso del mobile in Abruzzo.
Il comparto del legno, del mobile ed dell’arredamento del teramano costituisce nella nostra regione un grande realtà produttiva ed industriale per numero di aziende, tipologia di prodotti, numero di addetti e fatturato. La recente nascita del “Polo d’Innovazione Arredo Legno Mobile” (PALM) costituisce un’ulteriore enorme opportunità in termini di sviluppo e lavoro.
Ulteriori consolidate competenze nel settore esistono nelle Facoltà di Architettura di Pescara ed Ingegneria dell’Aquila nei settori del design, dei materiali, della sostenibilità e dell’ambiente. Le potenzialità quindi del PALM sono enormi in termini di sviluppo, economia e possibile modello a patto che tutti i soggetti, pubblici e privati, siano in grado di raccogliere la sfida attraverso una piena cooperazione e condivisione di obiettivi, competenze e risorse.
Ulteriori elementi in grado di dare valore aggiunto al PALM, in termini di idee ed innovazione, potrebbero derivare dal contributo dei giovani attraverso una formazione specialistica, l’istituzione di tesi di laurea e di borse di studio, l’attivazione di dottorati di ricerca, l’istituzione di premi di laurea e concorsi.
In termini ambientali sarebbe interessante pensare e sviluppare un modello innovativo regionale in grado di trarre e dedicare risorse economiche per il territorio senza penalizzare, ma al contrario incentivando un corretto e forte sviluppo industriale, con la creazione da un lato di un parco boschivo delle “biorisorse” e, dall’altro, di una piattaforma ambientale per lo smaltimento ed il riuso degli scarti e dei rifiuti industriali.
Quando si pensa alle “biorisorse” si ragiona, in termini di creazione ed investimenti, a lungo termine, alla realizzazione di un “patrimonio boschivo permanente”, con la messa a dimora annuale ciclica di nuove piante, in grado di fornire essenze legnose rare, pregiate o d’interesse PALM. In un progetto più ampio e condiviso con gli Enti locali (Regione, Comunità Montane, Enti Parco) sarebbe possibile programmare le aree dedicate da destinare alla coltivazione, il tipo di essenze legnose, gli sfruttamenti economici intermedi con la raccolta e commercializzazione di frutti (castagne, noci, mandorle, ciliegie, nocciole, etc.) o di legname. Cura e difesa del territorio, mitigazione dei rischi naturali, attività boschiva ed antincendio, nuove attività produttive potrebbero costituire un importante indotto. ” A questo punto perché non concordare o chiedere sgravi fiscali o sconti sulla “carbon tax” come produttori di ossigeno?”.
La piena sostenibilità del comparto produttivo mobiliero potrebbe ottenersi con la realizzazione, nell’insediamento industriale teramano, di un centro ambientale (“la piattaforma”) in grado di ridurre al minimo gli scarti industriali e di sperimentare nuove ed innovative forme di riuso.
In definitiva una filiera, dall’ambiente all’industria e dall’industria all’ambiente, in grado di creare e garantire una qualità ed una eco-certificazione tutta abruzzese.
Quella del PALM sembra quindi un’opportunità economica unica e irripetibile ed un modello da esportare in termini di sostenibilità e salvaguardia del territorio. Un modello di sviluppo “ fortemente etico” in grado non solo di rispettare e salvaguardare pienamente il territorio, ma anzi, in grado di costruire un’enorme oasi verde boschiva nella quale vivere e lavorare.
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